LORIS SCALABRELLI

Natura, Ciclismo e Scultura

Loris Scalabrelli, da 34 anni elemento fondamentale del team Le Esperidi ed uno dei responsabili della struttura organizzativa, con tre grandi passioni: natura, ciclismo e scultura.

“Ho avuto l’occasione di lavorare per la prima volta al campeggio nell’estate 1988. Quell’esperienza ha cambiato il corso della mia vita tanto che, con grande orgoglio, sono entrato a far parte del team. La mia passione per la bici è nata con la comparsa delle prime mountain bike; da subito ho provato una sensazione unica di libertà e tuttora, dopo più di trent’anni, ogni uscita la vivo come un momento di gioia intensa”
Loris Scalabrelli è nato nel cuore della Maremma ed ha passato i suoi primi anni in un piccolo borgo alle pendici del Monte Amiata. Successivamente la sua famiglia si è dovuta trasferire per motivi di lavoro a Rosignano Solvay. Era il 1988 quando ha lavorato per la prima volta a Le Esperidi come guardiano notturno. Le sue grandi passioni sono la natura, il ciclismo e la scultura.

Come sei capitato a Le Esperidi?

Sono nato nel cuore della Maremma toscana; ho vissuto i miei primi nove anni in un piccolo borgo alle pendici del Monte Amiata, il comune di Semproniano, frazione Scalabrelli, e posso dirti che in quel luogo fuori dal tempo, custodisco i miei ricordi più dolci e spensierati di momenti passati in totale libertà. Successivamente la mia famiglia si è dovuta trasferire per cercare lavoro e garantire un futuro migliore a me e mia sorella; come tanti abbiamo lasciato la campagna per approdare in posti industrializzati. La scelta dei miei è ricaduta su Rosignano Solvay. Qui ho frequentato la scuola e mi sono diplomato geometra. Il destino ha voluto che capitassi a fare tirocinio in uno studio di Cecina che era proprio di fianco all’ufficio dell’avvocato Mannoni, il babbo di Umberto. Così, conoscendolo, ho avuto l’occasione di lavorare per la prima volta al campeggio Le Esperidi come guardiano notturno nell’estate 1988. Quell’esperienza ha cambiato il corso della mia vita tanto che, con grande orgoglio, sono entrato a far parte del team e da allora ne ho sempre fatto parte.

Quali sono i ricordi più belli che vuoi condividere con noi?

Ancora oggi mi sento grato alla vita e molto orgoglioso di lavorare nel campeggio; la scelta che ho fatto in passato mi ha permesso di vivere delle esperienze bellissime. Basta pensare che i miei figli sono cresciuti dentro questa struttura e questa magnifica pineta. Sicuramente tra i ricordi più belli del lavoro al campeggio devo menzionare le edizioni della “Granfondo Costa degli Etruschi”, nata su iniziativa di Umberto e alcuni soci del club mountain bike di Cecina, che negli anni è diventata una gara a livello nazionale ed ha visto la partecipazione di tanti campioni.

Per me, appassionato di bici, poter contribuire allo svolgimento di un grande evento sportivo significava dedicarsi con orgoglio ed emozione ad un intenso impegno lavorativo. Altri ricordi importanti sono legati ai lavori di innovazione delle strutture del campeggio, come i gruppi dei servizi igienici centrali o la realizzazione del lago balneabile; senza dubbio sono stati momenti molto impegnativi, ma il forte apprezzamento da parte dei nostri clienti ci ha ripagati abbondantemente. Questo è il bello del lavoro a Le Esperidi: vedere negli occhi delle persone l’ammirazione per ogni innovazione ed ogni miglioria che portiamo alla struttura.

Immagino che spesso tu ti sia trovato anche a dover risolvere situazioni complesse; come si gestiscono questi momenti, soprattutto quando si ha a che fare con tanti clienti diversi?

Lavorare sotto gli occhi di tante persone non è sempre facile. A volte capita di dover risolvere problemi cercando di ridurre al minimo gli eventuali disagi per gli ospiti; tutto questo diventa possibile solo grazie alla collaborazione, ad un gioco di squadra. Per fortuna posso contare su colleghi competenti ed affiatati.

Sei un grande sportivo, appassionato di mountain bike e bici da strada. Quando è nata questa passione? Che significato ha per te pedalare?

La mia passione per la bici è nata con la comparsa delle prime mountain bike. L’idea di poter pedalare nei boschi, nella campagna mi affascinava da morire ed appena mi è stato possibile mi sono comprato una Olmo con telaio in acciaio e cambio a sette velocità e tre moltipliche, con le ruote belle ciccione. Così ho incominciato a scorrazzare per i sentieri delle nostre colline; da subito ho provato una sensazione unica di libertà e tuttora, dopo più di trent’anni, ogni uscita la vivo come un momento di gioia intensa. Con la bici ho esplorato i sentieri delle colline che fanno da cornice alla campagna toscana e degradano fino alle nostre pinete e alle spiagge: in ogni stagione offrono colori e suggestioni bellissime per chi, come me, ama la natura. La macchia mediterranea con i suoi profumi resinosi è una palestra eccezionale per allenare il corpo e lo spirito.

Chi meglio di te allora può raccontarci percorsi e caratteristiche della Macchia della Magona?

Si, è una zona che frequento spesso e che ormai conosco come le mie tasche, in particolare le colline subito dietro l’abitato di Bibbona, con la sua rete di percorsi adatti a tutti i tipi di preparazione atletica che vanno dalle strade bianche percorribili anche con una gravel, ai single track tecnici ed impegnativi. Sono tutti tragitti all’interno di una macchia di lecci, corbezzoli, mirti, lentischi, ginepri e gli immancabili cipressi.

Nei tuoi giri, soprattutto solitari, hai mai fatto incontri “strani”?

Nei miei innumerevoli giri mi sono trovato spesso a incontrare la fauna selvatica tipica di questi luoghi, soprattutto cinghiali e caprioli che in questa oasi naturale trovano il loro rifugio ottimale. Spesso si possono vedere anche falchi e grandi poiane dal volo maestoso. Mi è capitato di fare qualche volta da guida a gruppi di ciclisti ospiti del campeggio, sia italiani che stranieri, e tutti rimangono affascinati dalla bellezza di questi posti. La mia passione per la bici non si limita solo alla mountain bike ed ai boschi, ho anche una bella bici da strada e con quella percorro le vie dei paesi e dei borghi toscani. Con qualche giro più lungo si riescono a visitare Volterra, San Gimignano, Larderello, Massa Marittima: sono dei veri e propri gioielli sia per la loro storia che per il contesto paesaggistico in cui sono inseriti. La bicicletta è sicuramente il mezzo più adatto per poter apprezzare tutto questo. Turismo verde a zero emissioni!

Oltre alla bicicletta mi hanno detto che hai anche un’altra grande passione: la scultura

Si, un’altra mia passione, oltre alla bici, è la scultura. Ho realizzato alcune sculture in pietra con le quali ho partecipato a qualche mostra. Una delle mie preferite è la Madonna esposta sull’altare della chiesetta del campeggio. Per le mie opere utilizzo preferibilmente la pietra panchina, una pietra arenaria tipica della zona, le cui caratteristiche sono il colore tendente al giallo e la presenza di fossili marini visibili anche ad occhio nudo. Le case di Casale Marittimo, paese in cui vivo, sono state costruite con questa pietra, che dona al borgo un fascino ed un’atmosfera unica, soprattutto al tramonto, quando la luce attenuata del sole ne esalta la bellezza.

S.A.

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